L’Associazione Teriologia Italiana ha perso uno dei suoi padri nobili: il Presidente Onorario Luigi Cagnolaro ci ha lasciato.
Nella notte del 26 luglio, Luigi Cagnolaro ci ha lasciato. Un uomo mite e buono, ma dotato di una impressionante forza propulsiva e di un contagioso entusiasmo, che hanno sempre funzionato da poderoso stimolo per tutti coloro che, nei numerosi anni di attività di Luigi, hanno avuto la fortuna di condividere un tratto di percorso professionale e umano al suo fianco.
Negli anni durante i quali rivestì la carica di Presidente dell’ATIt, Luigi si dedicò completamente alla nostra Associazione con la volontà di renderla sempre più viva e funzionale, perché divenisse una attiva fucina di idee, un proficuo laboratorio di progetti, un luogo di scambio culturale e scientifico che potesse coinvolgere i giovani e dare l’avvio a un meccanismo di interazione, anche generazionale, che considerava la vera forza dell’ATIt.
Lo stesso impegno, la stessa immutata costanza e determinazione Luigi ha continuato a profonderli anche nel suo quanto mai meritato ruolo di Presidente Onorario.
Con il garbo di un uomo di altri tempi, con il suo immenso orizzonte scientifico e culturale, e con la sua naturale schiettezza non faceva mai mancare un contributo, un parere spesso dirimente e determinante. È stato un uomo eccezionale, e credo che quello che ci ha insegnato in tutti questi anni possa diventare senza remore una sorta di tracciato dal quale la nostra Associazione non debba discostarsi. Credo che anche Luigi potrebbe apprezzare questo tributo alla sua memoria, anche se lo immagino, come sempre faceva in tutte le occasioni nelle quali si sentiva, a parer suo, eccessivamente celebrato, arrossire leggermente e schermirsi per l’eccesso di considerazione al quale veniva sottoposto.
Anche per questo era un grande uomo.
Addio Luigi, ti rimpiangeremo a lungo perché uomini della tua caratura, scienziati, saggi come te, hanno contribuito a rendere migliore non solo la nostra Associazione ma più in generale le nostre comunità.
Un toccante ricordo di Luigi dei colleghi della Società Italiana di Scienze Naturali (SISN).