SESSIONI ORALI
ECOLOGIA E CONSERVAZIONE DEI MAMMIFERI IN UN MONDO CHE CAMBIA
Coordinatori: Leonardo Ancillotto e Achaz von Hardenberg
Gli ambienti naturali e semi-naturali sono sempre più vulnerabili agli effetti dei cambiamenti globali, tra cui il riscaldamento climatico, le trasformazioni d’uso del suolo e la crescente pressione delle attività antropiche. Questi processi possono generare alterazioni su più livelli e a diverse scale, dal livello genetico e genomico fino alla distribuzione geografica delle specie, influenzando profondamente le interazioni ecologiche all’interno delle comunità animali. Questa sessione intende approfondire l’impatto di tali trasformazioni sui mammiferi, analizzando le loro risposte ai cambiamenti ambientali e valutando le strategie di conservazione più efficaci per favorire l’adattamento delle specie a condizioni in rapido mutamento.
Saranno accolti contributi riguardanti l’analisi degli effetti dei cambiamenti globali sulla genetica, sulla distribuzione e sull’ecologia delle specie dei mammiferi; le risposte adattative a livello di specie e di comunità; nonché il ruolo delle aree protette nella mitigazione degli impatti e nella tutela della biodiversità.
STRATEGIE COMPORTAMENTALI NEI MAMMIFERI: ADATTAMENTI EVOLUTIVI ALLE PRESSIONI AMBIENTALI
Coordinatori: Stefano Grignolio e Francesca Cagnacci
Il comportamento è una delle dimensioni più dinamiche e flessibili attraverso cui i mammiferi rispondono alle pressioni ambientali ed evolutive. La varietà dei repertori comportamentali riflette un ampio spettro di strategie adattative, modellate nel tempo dall’interazione tra vincoli ecologici, storia evolutiva e struttura sociale. La sessione mira a esplorare il comportamento dei mammiferi in un’ottica di behavioural ecology, cioè come strategia adattativa per affrontare le sfide che gli ambienti complessi impongono agli animali selvatici.
Particolare attenzione sarà dedicata alla plasticità comportamentale, intesa come la capacità di modificare le proprie azioni in risposta a condizioni ambientali differenti, e ai tratti di personalità, che possono contribuire alla diversificazione delle strategie di sopravvivenza e riproduzione. Questa flessibilità non solo consente un adattamento immediato alle variazioni dell’ambiente, ma può anche favorire cambiamenti evolutivi a lungo termine.
Saranno privilegiati gli interventi che illustreranno come tali meccanismi comportamentali abbiano permesso ai mammiferi di colonizzare ambienti differenti e rispondere alle rapide trasformazioni degli stessi. Inoltre, saranno particolarmente apprezzati i contributi che metteranno in evidenza i risvolti applicativi di queste conoscenze in ambito conservazionistico, nella gestione delle popolazioni, nella riduzione dei conflitti con le attività antropiche e nel miglioramento della qualità degli ecosistemi.
UOMINI E MAMMIFERI: IMPLICAZIONI SOCIALI, ECONOMICHE E SANITARIE
Coordinatori: Marco Scalisi e Clara Tattoni
La sessione intende approfondire l’interconnessione tra esseri umani e mammiferi selvatici, spaziando dalle implicazioni per la salute umana, animale e ambientale (approccio One Health), fino a considerare quelle interazioni che influenzano le dinamiche sociali ed economiche tipiche dei conflitti tra umani e fauna, con ricadute dirette sull’ecologia dei mammiferi.
La dimensione umana sarà analizzata attraverso le percezioni, i comportamenti e le rappresentazioni culturali che condizionano l’efficacia e l’accettabilità sociale delle strategie di gestione. Particolare attenzione sarà dedicata al ruolo degli stakeholder, i cui interessi e responsabilità si articolano su più livelli, dalle comunità rurali agli enti gestori, fino ai decisori politici e sanitari. La prospettiva multidisciplinare sarà valorizzata come strumento essenziale per integrare conoscenze all’interno di un quadro interpretativo unitario.
I contributi potranno approfondire i conflitti tra l’uomo e i mammiferi, analizzandone le dimensioni economiche, sociali e sanitarie. Saranno particolarmente apprezzati i lavori che affrontano temi quali le perdite economiche causate dai mammiferi selvatici, i rischi zoonotici, il benessere psico-sociale delle comunità locali o, più in generale, gli aspetti della dimensione umana nella conservazione e gestione dei mammiferi. Saranno accolti studi su strategie partecipative e modelli di governance inclusiva, così come su approcci metodologici e operativi volti a ridurre la conflittualità e promuovere la convivenza tra uomo e mammiferi.
SENTINELLE D’ALTA QUOTA: MAMMIFERI ED ECOSISTEMI MONTANI
Coordinatori: Valentina La Morgia e Luca Corlatti
Pur occupando meno di un quinto delle terre emerse, le montagne custodiscono un terzo della diversità delle specie terrestri e ospitano la metà dei più importanti hotspot di biodiversità del pianeta. In questo contesto, i mammiferi montani rappresentano vere e proprie sentinelle del cambiamento, poiché la loro marcata specializzazione e la ridotta tolleranza alle variazioni ambientali li rendono indicatori efficaci delle trasformazioni in atto.
Questa sessione, ispirata al contesto che ospita il congresso, si concentrerà sulle sfide specifiche per la conservazione dei mammiferi negli ambienti montani. Le presentazioni affronteranno diverse tematiche, tra cui gli adattamenti e le variazioni nella distribuzione e ricchezza delle specie lungo gradienti altitudinali, le alterazioni fenotipiche e comportamentali, i cambiamenti nelle dinamiche di comunità e nelle interazioni trofiche. La sessione si occuperà anche degli effetti della frammentazione degli habitat, della pressione turistica e dell’abbandono o dell’intensificazione delle pratiche tradizionali.
Particolare attenzione sarà rivolta al ruolo dei mammiferi come sentinelle dei cambiamenti in atto e come elementi chiave per la resilienza degli ecosistemi montani e alpini. La sessione valorizzerà anche gli aspetti applicativi e gestionali, attraverso casi studio concreti, con l’obiettivo di favorire l’applicazione delle conoscenze scientifiche nella gestione del territorio e nelle politiche di conservazione degli ambienti montani.