Sabato 05 Novembre 2022, ore 17,00
Museo di Storia Naturale della Maremma
L’idea di biodiversità urbana evoca i concetti di salute, benessere emotivo, inclusione sociale, opportunità di educazione ambientale. Non è un caso che le città siano sempre più oggetto di interventi volti a mantenere e incrementare gli spazi verdi, ad aumentarne l’interconnessione. La biodiversità urbana tuttavia è un argomento complesso, sfaccettato che contiene al suo interno elementi, motivazioni che tirano verso gli opposti: aumentare la biodiversità, ridurre la biodiversità…
A partire dalle storie di grandi mammiferi urbani in giro per il mondo, si toccheranno i molteplici motivi per i quali non è opportuno perseguire la convivenza tra uomo e fauna selvatica, primo fra tutti l’assenza di alcuna prospettiva dal punto di vista ecologico, conservazionistico e culturale. In modo solo apparentemente paradossale le storie di grandi mammiferi urbani di cui parleremo ci parlano di situazioni che richiedono meno biodiversità urbana, meno connettività tra la matrice e le foreste urbane, i parchi.
Lo sguardo inusuale che verrà rivolto alla biodiversità urbana ci dice che è difficile generalizzare e che le soluzioni vanno elaborate caso per caso, in relazione alle peculiarità del contesto. Come tutte le cose che riguardano l’interfaccia tra uomo e natura, non ci sono ricette speciali buone per tutte le occasioni, ma soluzioni complesse, non di rado con grandi margini di incertezza.